La birra è una bevanda molto amata. Comunemente si conosce la birra industriale che viene prodotta con additivi chimici, conservanti e con surrogati del malto d’orzo e vengono filtrate e pastorizzate per ottenere una lunga conservazione ed evitare che, col tempo, cambi il gusto.
La birra artigianale, invece, viene prodotta con 4 sostanziali ingredienti naturali al 100%: acqua, lievito, luppolo e malto d’orzo. Non viene nè filtrata nè pastorizzata ma bensì è una bevanda che si ottiene attraverso la fermentazione che donerà alla birra la sua gradazione alcolica.
Non tutti sanno che è possibile autoprodurre la birra artigianale a casa propria e senza troppe problematiche.
Un valido aiuto nell’auto produzione della birra artigianale viene offerto da dei kit per produrre la birra. Negli ultimi anni, questi kit, stanno spopolando tra gli italiani.
Senza l’attrezzatura non è possibile creare la birra perché essendo la birra ricca di lieviti che fermentano basterebbe una piccola imprecisione per buttare le materie prime e il tempo che si è dedicato alla creazione della birra.
I kit non sono sostituibili con le comuni pentole casalinghe e vanno necessariamente acquistati. E’ impensabile, quindi, creare la birra senza l’ausilio di questi kit.
- Un kit base per la preparazione della birra contiene:
- un fermentatore (dove la birra fermenterà)
- un gorgogliatore (indispensabile per capire se effettivamente la birra sta fermentando)
- un particolare tubo per permettere il travaso
- un densimetro (utile per capire a che punto è la maturazione della birra).
Le materie prime naturali di cui si ha bisogno per creare la birra sono:
- i lieviti (che fanno fermentare la birra)
- il malto d’orzo
- il luppolo.
Il malto d’orzo viene sterilizzato e arricchito con il luppolo che dona un lieve sapore amaro.
Questo procedimento è abbastanza complesso e, per tale ragione, vengono venduti già miscelati.
Una volta che si è in possesso di tutte le attrezzature e le materie prime per creare la birra si può procedere alla produzione.
Innanzitutto occorre scaldare il malto in acqua a bagnomaria.
Questo procedimento è essenziale perché al malto vanno aggiunti i lieviti che fermentano solo ad una temperatura stabilita.
Nei kit, solitamente, viene fornito anche un termometro per misurare la temperatura. Se questa è troppo bassa i lieviti non fermentano mentre, se è troppo alta, i lieviti muoiono.
Una volta terminato questo processo bisognerà inserire il malto nel fermentatore (solitamente un bidone di plastica con chiusura ermetica) a cui va aggiunta l’acqua per arrivare alla temperatura necessaria affinché i lieviti lavorino, il lievito stesso e lo zucchero che ha la funzione di farlo attivare.
Appena sono state aggiunte tutte le materie si provvederà a chiudere ermeticamente il fermentatore.
Nella parte alta del fermentatore si trova un piccolo buco a cui va collegato il gorgogliatore che è una specie di contenitore con dentro della comune acqua che fa capire se la birra sta fermentando.
Se udiamo dei gorgoglii vuol dire che tutto sta andando per il verso giusto. Ciò avviene perché dal fermentatore fuoriesce del gas che fa ”bollire” l’acqua presente nel gorgogliatore.
La durata della fermentazione è molto variabile e dipende dalla stagione in cui ci si trova. In estate il tempo di fermentazione è minore rispetto alla stagione invernale.
Si può affermare che, in media, la fermentazione dura circa dieci giorni.
Per capire se la fermentazione è terminata bisogna analizzare il mosto aprendo il rubinetto presente sulla parte inferiore del fermentatore. Possiamo raccogliere il mosto in un bicchiere e capire se ha raggiunto la densità che si desidera attraverso l’apposito densimetro presente in tutti i kit.
Appena il mosto avrà raggiunto la giusta densità si travaserà il tutto in un ulteriore contenitore a cui verrà aggiunta un’altra quota di zucchero per permettere l’ottenimento delle classiche bollicine.
A questo punto bisognerà far passare ancora qualche giorno per iniziare l’imbottigliatura della birra.
E’ indispensabile procedere alla sterilizzazione delle bottiglie per evitare problemi di conservazione.
Dopo aver correttamente imbottigliato la propria birra dovranno trascorrere circa due mesi per essere degustata, periodo nel quale la birra subisce un processo di maturazione.
Trascorso il tempo di maturazione la birra artigianale autoprodotta è pronta per essere consumata.